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29 luglio 2010

L'affare del porto, tra infiltrazioni mafiose e cemento depotenziato


di Massimo Asta


Cemento e materiale inerte non corrispondente ai parametri previsti dal capitolato di appalto e quindi frode nelle pubbliche forniture”. È questa l’ipotesi di reato formulata dalla Procura della Repubblica di Trapani che ha portato al sequestro dei lavori di potenziamento e messa in sicurezza del porto di Castellammare del Golfo, un mega appalto da circa 40 milioni di euro, nonché di un’altra aerea ad Alcamo Marina in contrada Magazzinazzi.

18 luglio 2010

Un mare di... piattaforme petrolifere


di Massimo Asta

I permessi e le attività sui fondali marini trapanesi. Febbre dell’oro nero? A giudicare dalle reazioni della popolazione e degli enti locali alle attività di Shell e Northern petroleum al largo del litorale trapanese, non pare proprio. Le due compagnie hanno ricevuto, infatti, dal ministero allo sviluppo economico soltanto per le coste trapanesi ben 5 permessi di ricerca per la estrazione di petrolio su un’area di quasi 440 ettari che da Marettimo si estende verso Ovest/Nord-Ovest, e da qui verso Favignana. Un altro permesso interessa le acque al largo di Pantelleria (657,19 Kmq) e ne è beneficiaria l’Audax Energy. A questi si è aggiunta poi la San Leon Energy titolare in Sicilia di tre permessi interessanti un’area grande 150 ettari e i cui sondaggi finirebbero, fra l’altro, per lambire una parte dei fondali marini distante poco più di un chilometro dalle coste della città di Marsala. Il tutto quindi in prossimità dell’area marina delle isole Egadi, la più grande del Mediterraneo e a poche centinaia di metri dalla riserva naturale delle isole dello Stagnone. Ma come è stato possibile?

18 giugno 2010

Tutti gli uomini del presidente

di Giuseppe Pipitone
Pubblicato su L'Isola del 28 maggio 2010

È finito il tempo delle chiacchiere. Adesso la parola passa ai documenti. Del resto verba volant, ma come è noto scripta manent. Salvatore Daidone, Ignazio Passalacqua e tutto il Partito Democratico avevano sollevato la questione nell’ultimo consiglio provinciale. Al centro della querelle l’esatto numero dei consulenti e degli esperti nominati dal presidente della Provincia Turano, ed i relativi costi. Un numero che a quanto pare non era conoscenza dei consiglio. E tanto meno ne era a conoscenza l’opinione pubblica, all’occorrenza anche elettorato, che quei costi li sostiene con le tasse. Già di per se la questione è sintomatica. Può un consiglio provinciale essere all’oscuro dei consulenti e degli esperti che quella provincia mantiene? E può un elettorato, che alle ultime elezioni ha votano in massa per l’attuale amministrazione, non conoscere quanti soldi spende il suo presidente per i consulenti? A quanto pare a Trapani accade anche questo.


23 maggio 2010

La guerra dell'energia: D'Alì contro Lombardo?


Pubblicato su L'Isola, il 16 aprile 2010

Di Massimo Asta

La partita dell’energia in Sicilia. La politica isolana sembra essersi ripresa senza troppe ammaccature dopo il discorso del presidente della regione Raffaele Lombardo. Doveva essere un grido di accusa contro gli onorevoli colleghi dell’ARS collusi con la mafia, dovevano saltare fuori i nomi – e con loro a saltare avrebbero dovuto essere le teste di quei nomi a rigor di logica, ma non di politica siciliana -, ma tutto si è poi risolto nella classica bolla di sapone. Non pare un caso, però, che l’unico elemento di denuncia circostanziato Lombardo l’abbia riservato alla questione dei termovalorizzatori. La partita dell’energia, insieme a quella della sanità, sembra essere infatti quella che non fa dormire sonni tranquilli al governo regionale.

17 aprile 2010

L'aumento obbligato

Cari lettori, come avrete potuto notare il nostro prezzo di copertina è stato incrementato di 20 centesimi di euro. Di riflesso anche i prezzi degli abbonamenti saranno lievemente aumentati. Vi preghiamo di scusarci per il disagio ma vi assicuriamo che non si tratta di una scelta dettata da mera avidità.

Fare il governatore porta jella?


Pubblicato su L'Isola il 2 aprile 2010

di Giuseppe Pipitone
Sulla poltrona di Governatore di Sicilia qualcuno c’ha buttato il malocchio. Quasi ci fosse scritto “chi tocca muore (politicamente)”. Sia chiaro, le vicissitudini giudiziarie di Lombardo sono ad uno stadio ancora troppo poco avanzato per pronosticarne la caduta. Ma le vicende di Nicolosi, di Provenzano, di Cuffaro, ed ora anche Raffaele Lombardo - tutti processati, indagati, condannati, per fatti relativi alla mafia - dovrebbero consigliare ai possibili futuri governatori di far benedire la poltrona di Piazza Indipendenza, prima di occuparla. O per lo meno di far bonificare l’ambiente, l’auto e i telefoni da possibili cimici.

1 aprile 2010

Allagheremo il pavimento


Pubblicato su L'Isola il 2 aprile
di Giuseppe Pipitone
Nel 1944 il più potente mezzo di comunicazione italiano era l’Eiar, l’antenato della Rai, radio ufficiale dello Stato spaccato in due dalla guerra civile. Oltre all’ufficiale e monopolista Eiar, esisteva però anche un’altra radio che trasmetteva in italiano, la clandestina Radio Londra, programma trasmesso dall’inglese BBC.

25 marzo 2010

Partito del sud, Miccichè alla ricerca del ministero perduto


Pubblicato su L'isola il 19 marzo 2010
di Massimo Asta

“Berlusconi non si tocca! Questo pretendo che emerga con assoluta chiarezza nel serrato confronto politico, che si è aperto attorno alPartito del sud e che rischia di aprire alcune crepe nel muro di una verità, politica e personale, che per quanto mi riguarda è incontrovertibile, non ammette interpretazioni diverse, tanto meno distorte. Berlusconi non si tocca!